La stazione di Terni venne attivata nel 1866, contestualmente all’inaugurazione della ferrovia Roma-Ancona.
Nel 1883 divenne capolinea della ferrovia proveniente da Pescara, che in questo modo collegava gli Abruzzi alla Capitale (nel 1888 fu realizzato un collegamento diretto Pescara-Sulmona-Roma, per cui il tratto Pescara-Sulmona venne smembrato dalla ferrovia, che divenne Terni-L’Aquila-Sulmona).
Dal 1915, infine, Terni è collegata ad Umbertide con la Ferrovia Centrale Umbra.
La zona di Terni fu anticamente abitata dagli Umbri, che fondarono un centro abitato là dove il rio Serra confluisce nel fiume Nera.
Interamna Nahars fu una città romana raggiungibile dalla via Flaminia nova: la rilevanza del centro abitato è evidenziata dagli importanti resti archeologici dell’anfiteatro e della cinta muraria; non mancano le testimonianze letterarie: tra quella di Marco Tullio Cicerone, che ci riferisce di una lite che contrapponeva i Ternani ai Reatini per via del riversarsi incontrollabile delle acque del Velino sulla conca ternana.
Il Cristianesimo si affermò a Terni con la figura del celebre vescovo s. Valentino, cui è dedicata una basilica risalente al XVII secolo ma di fondazione paleocristiana.
Inclusa nel ducato longobardo di Spoleto, nel basso medioevo divenne libero comune; fu poi sottoposta al dominio temporale dei papi fino al 1860.
La città è famosa per l’industria metallurgica, che l’ha resa bersaglio di terribili bombardamenti durante la seconda guerra mondiale; ciò nonostante, è ancor oggi impreziosita di molti antichi edifici.
Terni ospita una sede distaccata dell’Università di Perugia, con diversi corsi di laurea, e il conservatorio di musica “Giulio Briccialdi”.
Il territorio comunale include aree di grande interesse naturalistico, come il parco fluviale del Nera, e archeologico, come gli scavi dell’antica città di Carsulae.
Progetto di: Associazione Culturale Giovanile Riattivati
Con il contributo di: FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, INTESA SANPAOLO, Rotary Club Rieti
Grazie al Comitato Promotore: Amici di Rieti, Associazione Culturale Giovanile Riattivati, Rotary Club Rieti e Associazione Collezionisti “Sabatino Fabi”