Cittaducale

La stazione di Cittaducale sorge a circa un chilometro dal centro storico, nei pressi della chiesa medievale di Santa Maria de Sexto

Nel territorio comunale ricade anche la fermata di Sorgenti del Peschiera, a servizio della frazione di Micciani e dell’impianto ACEA per la captazione delle acque sorgive destinate all’approvvigionamento idrico della capitale. La fermata di Cotilia, che serviva la frazione di Caporio e la relativa centrale idroelettrica, è stata soppressa nel 2014.

Cittaducale è una cittadina basso-medievale adagiata su un colle, ai cui piedi scorre il fiume Velino appena uscito dalla piana di San Vittorino e dove si sviluppano i tracciati della Via Salaria e della ferrovia.

Il colle è una propaggine del massiccio del Terminillo, mentre a sud-est, sulla sponda destra del fiume, si erge il gruppo montuoso del Monte Nuria.

Fondato da re Carlo II d’Angiò e dedicato a suo figlio Roberto duca di Calabria, il centro si costituì per aggregazione dei vari castelli circonvicini, allo scopo di controllare la frontiera del Regno di Napoli.

Per secoli la città ebbe conflitti con Rieti per questioni relative ai confini.

Dai primi del Cinquecento al 1818 fu sede vescovile.

Carlo V dette la città in feudo a sua figlia Margherita, andata in sposa a Ottavio Farnese. Dopo la dominazione dei Farnese, tornò alle dipendenze dirette dei Borbone di Napoli e dopo l’unità d’Italia rimase in Abruzzo fino al 1927.

La cittadina conserva bene l’impianto urbano regolare di una città di fondazione.

Tra gli edifici più rilevanti, il palazzo della Comunità, con la Torre Civica e l’ex Cattedrale di Santa Maria del Popolo, di fondazione medievale.

Nei pressi della frazione di Cesoni sorgono i resti archeologici delle cosiddette Terme di Vespasiano, un’imponente struttura del I secolo d.C. con una grande piscina, forse legata al culto della dea Vacuna. Nell’area è visibile un tratto del tracciato romano della via Salaria.

Cittaducale è sede della Scuola forestale, la principale struttura a livello nazionale per la formazione delle Guardie forestali (dal 2017 Carabinieri Forestali). Il complesso ospita anche un museo storico che espone cimeli, armi e uniformi del Corpo Forestale dello Stato.

La cittadina è sede universitaria distaccata del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università della Tuscia.



Progetto di: Associazione Culturale Giovanile Riattivati 

Con il contributo di: FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, INTESA SANPAOLO, Rotary Club Rieti 

Grazie al Comitato Promotore: Amici di Rieti, Associazione Culturale Giovanile Riattivati,  Rotary Club Rieti e Associazione Collezionisti “Sabatino Fabi”